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Il tableau de mariage – Storie e origini

Da molti anni, ormai, anche in Italia è arrivata la moda di realizzare il Tableau de Mariage.
Un cartellone con i nomi degli invitati e i relativi posti al tavolo, è una piccola “chicca” ormai molto apprezzata.
Il tableau classico è solitamente un cartellone adagiato su un cavalletto…dal più classico ai più particolari particolari per gli sposi che vogliono dedicarsi alla cura dei dettagli.
All’interno viene indicata una creativa mappa della sala ricevimento con la disposizione dei tavoli e i nomi degli invitati.
Viene disposto, generalmente, all’ingresso della sala nella quale si svolgerà il banchetto di nozze, pranzo o cena che sia. Il tabellone viene scritto a mano o realizzato in stamperia e decorato, possibilmente seguendo un particolare tema del matrimonio. Spesso viene escluso dalla check list matrimonio perché faticoso da realizzare. La disposizione dei tavoli, infatti, avviene nelle 2 settimane prima delle nozze. Un periodo particolarmente ricco di impegni.
Non tutte le tradizioni legate al matrimonio sono antiche.
Esistono quelle secolari legate all’abito bianco, quelle romantiche legate al bouquet da sposa, quelle scaramantiche come il lancio della giarrettiera. E poi esistono quelle più moderne come il tableau.
Questa espressione, originaria dalla lingua francese, viene tradotta letteralmente come “dipinto del matrimonio”. Una definizione che già dovrebbe lasciar presagire il carattere prettamente creativo di questo cartellone informativo.
L’utilizzo del “tableau de mariage” arriva a noi, infatti, dalla Francia agli inizi del ventesimo secolo. Prima di allora, infatti, la consuetudine era che fosse il papà della sposa ad accompagnare gli invitati al tavolo a loro assegnato, ma questo comportava non pochi problemi logistici, soprattutto quando gli invitati erano qualche centinaia. La parola francese “tableau”, come gia’accennato precedentemente, letteralmente significa lavagna, quadro, dipinto o tabellone, affiancandola alle parole “de mariage”, letteralmente “di matrimonio”, significa dunque il tabellone o la lavagna del matrimonio.
Non tutti sanno, infatti, che quello che noi oggi in Italia chiamiamo “tableau de mariage”, i francesi lo chiamano “plan de table de mariage”, mentre il vero e proprio “tableau de mariage” o “table de noce”, secondo la tradizione, era un dipinto che veniva offerto in regalo allo sposo o agli sposi nel Rinascimento. Il vero “tableau de mariage” era, quindi, un quadro commissionato ad un artista perché ritraesse la coppia o solamente la sposa, in una scena di vita reale o simbolica. Pare infatti che addirittura la Primavera di Botticelli fosse un tableau de mariage, dedicato a Lorenzo de’ Medici e Semiramide Appriani, identificati come i due personaggi vestiti di rosso. E sono tanti i dipinti famosi del Rinascimento realizzati per essere dei tableaux de mariage come “Gli sposi Arnolfini” di Jan Van Eyck, il ritratto di Ginevra de’ Benci di Leonardo da Vinci, “Villa Tornabuoni Lemmi di Careggi” realizzato da Botticelli per il matrimonio di Lorenzo Tornabuoni, solo per fare qualche esempio.



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